AVVISI – COMUNICAZIONI PARROCCHIALI
- Riscoprire la famiglia=chiesa domestica: si prega, si vive la carità
- Continua ogni mattina alle ore 8 Preghiera di Lodi e Ufficio delle Letture… a seguire alle ore 8,30 la S.Messa = trasmesse per la Radio Parrocchiale
- Ogni giorno alle ore 19, al suono delle campane, preghiera dell’Angelus pregata davanti all’Immacolata
- Venerdì ore 17,15 la VIA CRUCIS e a seguire la preghiera del Vespro
- Domenica delle Palme: S. Messa alle ore 10 in streaming e radio …naturalmente non ci sarà la benedizione degli ulivi
- Settimana Santa=porte chiuse e trasmessa in streaming e radio
- Confessioni: disposizioni CEI
Si ricorda che in caso di estrema necessità l’atto di dolore perfetto, accompagnato dall’intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da se stesso comporta immediatamente la riconciliazione con Dio. Se si verifica l’impossibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza, anche il votum sacramenti, ovvero, anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l’assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento (il Confesso a Dio onnipotente, l’Atto di dolore, l’invocazione Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me) comporta il perdono dei peccati, anche gravi, commessi. (cfr. Concilio di Trento, Sess. XIV, Doctrina de Sacramento Paenitentiae, 4 [DH 1677]; Congregazione per la Dottrina delle Fede, Nota del 25 novembre 1989; Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1451-1452).
- Messa a porte chiuse:
Pensare che il virus in ogni Santa Messa perda la sua infettività, e che l’uomo riacquisti l’immunità contro gli agenti patogeni che aveva Adamo prima del peccato, significa pensare che Dio è obbligato o che certamente a ogni Santa Messa compie, oltre alla Transustanziazione, tanti miracoli quanti sono i virus e i fedeli presenti. Una pia speranza, o una forte speranza soggettiva, non sono motivi validi per mettere a rischio la vita nostra e del prossimo. Purtroppo, abbiamo la conferma di un contagio, che ha causato diverse vittime, proprio in una Santa Messa di una comunità neocatecumenale
Un principio della teologia suona nel seguente modo: “A chi fa quanto può, Dio non nega la grazia”; e un altro principio, di S.Tommaso dice che “Dio non lega la grazia ai sacramenti”, ma può donarla anche al di fuori della celebrazione sacramentale. Ovviamente Dio, che scruta i cuori, sa bene chi fa il furbo e chi è realmente impossibilitato. Ma non posso dire che a Messa certamente non si contagia nessuno; e quindi ritengo, pur con grande dolore, che le celebrazioni si devono svolgere a porte chiuse.