Lettera aperta alla Comunità Parrocchiale Ss. Pietro e Paolo, Carmagnola, giugno 2019
Carissimi,
da otto mesi sono con voi, un anno fa alla fine di luglio, il Vescovo mi chiedeva di venire a svolgere il servizio sacerdotale in questa Comunità. Un anno bello, intenso, coinvolgente, la scoperta di una comunità viva, ma non privo certo di fatiche, incertezze e qualche volta anche di sofferenze. Un anno estremamente delicato, perché entrare in una comunità con una storia, una tradizione, uno stile dove molti sacerdoti, diacono, suore e laici hanno lavorato e donato tante energie fisiche, spirituali, e anche economiche, come dissi al mio ingresso, non è facile, salvaguardando il passato ma volgendo lo sguardo deciso verso il futuro. Ogni prete deve essere se stesso con la sua storia e la sua sensibilità pastorale, senza diventare la fotocopia di colui che lo ha preceduto e non per questo è bravo o meno. La fatica maggiore ed impegnativa, anche per il salto di età, di entrare nella realtà giovanile che in questi cambi vive sempre il disorientamento con la difficoltà di rimettersi in gioco magari con uno stile diverso …ho cercato con tutto me stesso di lasciare che il cammino quest’anno nei vari gruppi andasse avanti come era impostato, con il rischio di vedere questa mia scelta come disinteressamento o distacco. Avrò modo con il nuovo anno pastorale non solo più di sapere e vedere il cammino svolto, ma di costruirlo e programmarlo insieme con gli educatori.
Questo è stato l’anno scontato dei confronti, del “si è sempre fatto così”, del “si faceva”, del “ma prima”; questo è l’anno dove la comunità ti osserva e ti squadra in ogni parola, gesto, situazione per vedere cosa fai e da che parte stai; questo è l’anno del “farmi avanti” perché condivido o della tentazione del “farmi indietro” perché non mi piace; questo è l’anno delle grandi aspettative e delle attese di ritorno o di cambiamento, ma anche delle paure che non si faccia più come si faceva prima; è l’anno della fatica di capire cosa nella vita di fede è fondamentale e intoccabile perché così propone e dice la Chiesa da ciò che è marginale, secondario e non indispensabile per la mia vita di rapporto con Dio e di crescita nella fede; ogni fatica e difficoltà non è mai vana, inutile, ci riporta sempre all’essenziale…ma non dobbiamo dimenticare che soprattutto questo è l’anno in cui il Signore continua a camminare con la sua comunità e donare la sua parola, la sua grazia, il suo perdono al di là di chi la guida, al di là della bravura o meno del pastore, perché è Lui il Buon Pastore che parla e agisce nei cuori e non nelle iniziative esteriori. Questo è stato l’anno per me dell’iniziare a vedere, capire, conoscere la ricchezza delle persone, della comunità, del serio cammino pastorale e i lati scoperti dove si può incrementare e agire portando la luce della Parola secondo gli orientamenti della Chiesa diocesana.
Ho trovato, grazie al lavoro dei parroci che mi hanno preceduto, delle ottime, nuove e funzionali strutture pastorali (Oratorio, Iconà) l’Eremo, il teatro Elios, oltre naturalmente alle chiese…che però vanno gestite e portate avanti con tutte le normative vigenti, quindi purtroppo l’aspetto strutturale, amministrativo e gestionale dei molti immobili parrocchiali, mi porta via del tempo per capire, conoscere, conservare e gestire al meglio tali strutture, ma grazie ad un efficace ed efficiente Consiglio Affari Economici che segue e gestisce con cura e competenza, mi allevia molto lavoro e tempo. L’impegno più grande è gestire il tutto con uno stile pastorale, evangelico e non manageriale o puramente economico, facendo in modo che le persone non vengano dopo le strutture, o meglio le strutture a servizio della pastorale (=annuncio di Gesù Cristo!). Sono certo che la generosità dei carmagnolesi farà in modo che possiamo gestirle e mantenerle al meglio. Le prime comunità cristiane non avevano chiese, strutture, campi da gioco, saloni ma avevano lo zelo e hanno inciso nella vita degli uomini, noi abbiamo questo e non siamo più capaci di incidere nella vita degli uomini e donne del nostro tempo. Tutto ciò che una comunità pensa, propone, realizza deve essere finalizzato all’evangelizzazione, a far conoscere Gesù Cristo, il suo Vangelo e lo stile di vita cristiano con i valori che ne derivano, e non solo all’aggregazione sociale fine a se stessa. Su questo dobbiamo stare attenti a non cedere il passo ai numeri, ma alla sostanza delle proposte, dando sempre la priorità a far conoscere Gesù e il suo Vangelo
Non mi sento e non mi permetterei mai di giudicare la comunità, ma siccome ho il mandato e la responsabilità del Vescovo per guidarla, mi sento di sottolineare alcune piste prioritarie che ritengo importanti, per essere sempre in sintonia con i programmi diocesani, stando al motto degli antichi: “conservando, renovare”. La ricchezza pastorale della nostra comunità con molti e variegati gruppi va coordinata per non cadere in una frammentazione facendo diventare la parrocchia una “confederazione di gruppi indipendenti”. Occorre stabilire delle priorità parrocchiali per alcune proposte e/o iniziative dove tutti i gruppi che si riconoscono nella parrocchia convergono nella partecipazione. La parrocchia non può diventare solo l’istituzione che dà dei locali per i propri programmi, senza una finalità comunitaria.
Rinnoveremo il Consiglio Pastorale Parrocchiale nel gennaio/febbraio 2020. Occorrerà studiare bene con un’apposita commissione il rinnovo secondo lo statuto della diocesi e l’esperienza parrocchiale.
Ecco allora alcune indicazioni che ho pensato, alla luce di quanto ho visto e vissuto, e sottopongo al CPP, per il prossimo anno pastorale che vedremo poi insieme nei prossimi incontri del Consiglio Pastorale. Come ho già accennato è bene che tutto il CPP sia coinvolto, si confronti e lavori sul programma pastorale e sia poi l’Equipe pastorale a concretizzare e mettere a calendario quanto pensato. I primi ad essere formati e ad avere le idee chiare sono proprio i membri del CPP. Per questo motivo ci troveremo periodicamente alternando il CPP e l’Equipe (coordinatori). Ho pensato di lavorare e inserire tutto in tre ambiti perché tutto cresca in modo armonico: Spiritualità, Formazione, Comunità Parrocchiale. Sia chiaro che non penso di scoprire l’acqua calda, in quanto già in modo serio ed approfondito la nostra comunità sta vivendo bene questi tre ambiti, ma richiamare, riorganizzare e ripartire da qui è fondamentale. Ci proviamo, non è detto che ce la facciamo, ma impegniamo le nostre forze. A conclusione di questo primo anno pastorale con voi, dove mi sono fatto un po’ l’idea del cammino della parrocchia desidero indicare questo percorso molto concreto:
SPIRITUALITA’
Una comunità che non prega non va da nessuna parte: “ Se Dio non costruisce la casa, invano vi fatica il costruttore” e la prima comunità cristiana negli Atti degli Apostoli si dice i primi cristiani “erano assidui nella preghiera, nello spezzare il Pane” (At, 2,42). La nostra comunità su questo sta già facendo un buon cammino e allora continuiamo incrementando:
- Valorizzare sempre più e sempre meglio l’Eucaristia, cuore e centro della vita della parrocchia, soprattutto nei giorni feriali. Vivere bene la celebrazione partecipando e preparandosi con il Silenzio in chiesa e un atteggiamento discreto e dignitoso anche al termine del rito.
- La Messa festiva per i bambini del catechismo delle elementari e medie non è un opzional, ma parte integrante della formazione cristiana. Senza la Messa festiva il catechismo è fine a se stesso. Dovremo puntare, non molto, ma tutto, su questa partecipazione, coinvolgendo anche le famiglie. Gli stessi giovani, soprattutto chi svolge il servizio di educatore/animatore, devono ritrovare l’importanza settimanale dell’incontro con il Risorto nella Messa.
- Inizieremo o concluderemo tutte le riunioni pastorali con una preghiera per ricordarci che stiamo lavorando per il Signore e a Lui chiediamo luce-forza e sostegno nel portare avanti quanto si propone.
- Ogni giovedì, prima della S.Messa dalle ore 17,00: Adorazione Eucaristica personale; e un giovedì al mese ore 20,45 Adorazione Eucaristica Comunitaria/Riflessione per tutta la comunità magari guidata dal parroco e animata a turno dai vari gruppi sulla figura di Gesù o sul Vangelo della domenica.
- In alcune feste/solennità dell’anno alle ore 17 Adorazione – Vespri – Benedizione Eucaristica
- Valorizzare sempre più la Novena all’Immacolata come Esercizi Spirituali Comunitari.
- Valorizzare la preghiera del Rosario oltre al Mese di Maggio nelle varie chiese del territorio, prima della Messa e in altri momenti legati alle feste della Madonna o al mese del Rosario-ottobre.
- La Via Crucis in chiesa nei venerdì di Quaresima e una Via Crucis Cittadina (?) con tutte le parrocchie dell’UP di Carmagnola in Quaresima per le strade, animata dai vari gruppi. Anche i ragazzi del catechismo siano educati e abbiano questa preghiera della Via Crucis nella settimana santa.
- La proposta di riprendere la Processione del Corpus Domini cittadina al giovedì sera.
- Ritiro Spirituale per tutta la comunità almeno in Quaresima. Ritiri specifici per i ragazzi delle superiori e medie in quaresima con l’UP
- …
FORMAZIONE
Sempre gli Atti degli Apostoli ci ricordano che la prima comunità cristiana oltre la preghiera “erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli” (At.2,42) Offrire opportunità di formazione nella fede per tutta la comunità, oltre ai cammini dei gruppi. La parrocchia deve proporre un cammino serio e sistematico di catechesi per tutti e non solo per chi fa parte di qualche gruppo specifico. Ognuno, al di là del gruppo di appartenenza deve trovare nella comunità una formazione biblico/catechistica per la propria formazione personale.
- Il cammino fecondo di catechesi/incontro del Gruppo Nicodemo a scadenza settimanale;
- Iniziare l’Anno pastorale con alcuni Incontri biblici/teologici/liturgici per tutta la comunità;
- Incontri biblici proposti dal Gruppo Biblico, a scadenza mensile da valorizzare sui Libri della Bibbia
- Maggior coinvolgimento e incontri mensili per i genitori dei bambini del catechismo elementari e medie su temi di fede legati al cammino che fanno i figli.
- Incominciare a prevedere/programmare in una parte dell’anno Gruppi di Ascolto della Parola nelle case in Avvento (?) e Quaresima ( tre + tre ) confronto sulla Bibbia.
COMUNITA’
Un’ultima caratteristica sottolineata nella prima comunità ricordata dagli Atti degli Apostoli è “l’unione fraterna” (At 2,42) , un camminare insieme in unità di intenti.
Per lavorare con più sistematicità ed efficienza è necessario coinvolgere tutte le componenti e gruppi della parrocchia affinché lavorino insieme in Commissioni per settore, perché nessuno si senta e/o lavori da solo per proprio conto nella comunità ignorando il cammino comunitario con le varie proposte e iniziative. L’interfaccia per le varie proposte/problematiche non può essere solo il parroco, ma la Commissione di Settore “con” il parroco: concordare insieme e non solo comunicare quanto si è deciso. Riorganizzeremo o formeremo le seguenti Commissioni operative, con la presenza di un rappresentante per ogni realtà, (coordinatore) che si incontreranno periodicamente con il parroco per coordinare le proposte e il cammino formativo:
- Commissione Liturgia: un rappresentante dell’animazione/canto di ogni Messa festiva/feriale;
- Commissione Catechesi: un catechista per ogni anno dell’iniziazione cristiana e un settore per la catechesi pre-battesimale da 0-6 anni, e preparazione al matrimonio;
- Regia educativa giovanile: che coordina tutte le attività adolescenti/giovani/oratorio;
- Consiglio/Direttivo dell’Oratorio: per gestire e coordinare la realtà dell’oratorio
- Commissione Caritas: rappresentanti delle varie realtà che entrano in gioco nella Carità – Missioni;
- Commissione Famiglia: per ripartire e coordinare le iniziative inerenti la famiglie (Festa/ Formazione/Incontri/Ritiri… per rilanciare il cammino.
- Commissione Tecnica: uomini volontari che si prendono a cuore la manutenzione ordinaria delle strutture parrocchiali; verificare e programmare le priorità d’intervento. (come già oratorio/eremo)
- Commissione Cultura religiosa: scopo di individuare e studiare alcune serate su temi importanti da proporre alla comunità, invitando relatori o testimoni competenti.
- Commissione Storica/Artistica: perché la gestione/restauro/valorizzazione del patrimonio storico e artistico delle nostre chiese non sia lasciato all’intraprendenza e alla buona volontà di alcuni, ma gestito e portato avanti insieme con persone competenti e con il parroco;
- Pensare di concludere l’anno pastorale o iniziarlo con una Giornata Comunitaria Parrocchiale ( l’ultima domenica di maggio o l’ultima di settembre), coinvolgendo tutti i membri dei gruppi costituiti e tutta la comunità a partecipare con un momento comunitario per verificare e programmare il cammino parrocchiale e avere una formazione per camminare tutti sulle stesse strade.
Naturalmente una parte e uno sforzo particolare deve essere fatto per la realtà giovanile e dell’Oratorio dove la Regia Educativa si prende carico e cura, sotto la guida spirituale del parroco, di pensare, vagliare e proporre un cammino pastorale con l’Unità Pastorale con le varie proposte e iniziative catechistiche, aggregative e sportive al fine di avvicinare tra loro e a Gesù Cristo nella Chiesa le varie presenze e componenti che usufruiscono di questa realtà parrocchiale.
Ecco carissimi, alcune considerazioni e alcune proposte per vivere intensamente il nostro cammino, importante per mettere al centro dell’azione della parrocchia la Fede, testimoniata, vissuta e annunciata in tutti gli ambiti che competono alla parrocchia.
Vi lascio allora questi appunti, incominciate a leggerli, e nei prossimi incontri del CPP avremo modo di parlarne, sviscerarli e metterli a calendario ( abbiamo già l’ordine del giorno fatto! ). Spero che in questi mesi estivo, troviate un po’ di tempo per nutrire la propria spiritualità, con qualche buona lettura e un po’ di preghiera in più, magari partecipando alla messa feriale, o la visita a qualche santuario sparso sui monti.
Grazie della pazienza che avete avuto in questo primo anno ( e penso che dovrete continuare! ) e soprattutto per la fattiva collaborazione e impegno nella comunità parrocchiale. Sostenetemi, come io faccio per voi, con la preghiera assidua e quotidiana. I Ss. Pietro e Paolo e la Vergine Immacolata guide della nostra parrocchia ci benedicano e ci accompagnino nel prossimo anno pastorale.
don Dante, parroco
P.S.: Se qualcuno vuole inviare considerazioni/indicazioni/suggerimenti/critiche lo può fare liberamente o con lettera o attraverso mail: parr.collegiata.carmagnola@diocesi.torino.it Grazie!